Il Natale diventa solidale, anche e soprattutto in cucina: è da poco arrivato tra gli scaffali delle librerie – pronto per approdare sotto l’albero – Cucinare al Fresco Christmas Edition, un gustoso ricettario creato dai detenuti e dalle detenute delle carceri italiane e realizzato grazie al contributo del Rotary Club Como.
Cosa ci aspetta? 118 pagine di fantasia, iniziativa, voglia di rimettersi in gioco e soprattutto passione per profumi e sapori che sanno di casa. Nata tre anni fa nel carcere del Bassone, Cucinare al fresco è una testata giornalistica condivisa nelle carceri di tutto il Paese: nel tempo ha permesso ad alcuni gruppi di detenuti di impegnarsi per realizzare un prodotto editoriale che è riuscito a mettere in collegamento la vita dei reclusi con quella della società esterna.
Il frutto di questa Christmas Edition è tutto da scoprire: una serie di ricette semplici e buone, ma soprattutto piene di umanità, perché ogni piatto viene pensato e studiato con gli ingredienti e gli strumenti a disposizione dei detenuti. Tra primi, secondi, dolci e contorni, si va dai piatti della tradizione italiana, come le Lasagne al salmone e lo Stoccafisso alla vicentina, a preparazioni etniche come la Crema di fagioli in foglia di banano o il Riso al cocco con gamberi.
Ancora una volta il cibo unisce, riempie i cuori, porta a realizzare qualcosa di buono. Una speranza, una consapevolezza, ma soprattutto, una sfida, un volersi rimettere in gioco e raccontare, attraverso il cibo, esperienze e ricordi: Cucinare al Fresco è infatti un modo unico e potente per portare le voci dei detenuti all’esterno, un progetto di riabilitazione dal valore prima di tutto sociale.
“Abbiamo aderito con grande entusiasmo questa iniziativa editoriale a sostegno dei progetti a favore dei detenuti delle nostre Case Circondariali – spiega il Presidente del Rotary Club Como, Alberto Grandi – Una raccolta di ricette frutto di un incontro fra culture e nazionalità, sperimentazioni e tradizioni che trasforma la quotidiana abitudine della preparazione del pasto in un momento stimolante, creativo e perché no anche ludico. È uno strumento che avvicina chi sta fuori a chi sta dentro, facendo conoscere realtà e persone attraverso un tema che coinvolge quotidianamente ognuno di noi: il cibo”.