All’inizio fu il giubbino di Jeans, in collaborazione con Fiorucci, rivisitato e realizzato con intarsi di pelliccia, inserti in camoscio, ricami e applicazioni in Swarovski.

E fu subito must have.

Siamo negli anni 90 e Simonetta Ravizza, forte dell’esperienza nel Brand di famiglia Annabella, presenta la sua linea e rivoluziona il concetto di pelliccia, capo classico per antonomasia, trasformandola e reinterpretandola con tagli innovativi, moderni e giovani.

Da allora, lo stile e la creatività di Simonetta si sono espressi in collezioni sempre più ardite, versatili, eleganti e contemporanee, ma soprattutto colorate, dai toni più accesi a quelli più soft, e sempre in pelli pregiate.

Nelle ultime collezioni, il concetto di lusso è diventato più discreto: la pelliccia sembra quasi mimetizzarsi negli interni di cappotti eleganti e pratici realizzati con preziosi tessuti Loro Piana o solo con guarnizioni per colli, polsi, ed inserti con combinazioni innovative.

Il protagonista dell’ultima collezione in alternativa alle pellicce sembra essere lo shearling, proposto con molte possibili varianti di foggia e tonalità.

Continua poi il grande successo della Furrissima, la sac bag in peli pregiati ed ora anche in shearling di varie dimensioni, dalla maxi fino ad arrivare alla mini o ultramini, come charm, da appendere alla cintura o alla borsa.

In sostanza “Simonetta Ravizza”, come espressione di cultura artigianale e Made in Italy, per un Brand ormai famoso in tutto il mondo.

Abbiamo fatto qualche domanda a Simonetta che ci ha dato la sua visione in questo difficile momento post COVID.

Simonetta Ravizza
Simonetta Ravizza

Come nasce il brand Simonetta Ravizza?
Respirando da sempre la moda nell’azienda di famiglia, ho sentito l’esigenza di dare al Brand un tocco più glamour, meno commerciale. Avevo il desiderio di realizzare pellicce più giovani, più fashion.

Cosa rende i tuoi capi riconoscibili ed apprezzati nel mondo?

Il colore, a volte anche più colori contrastanti e diverse lavorazioni nello stesso capo, che è sempre stato inusuale nella pelliccia. Ma direi anche la pelliccia preziosa abbinata a tessuti “poveri”, come jeans o felpe, per un “lusso nuovo, nascosto e segreto”. Nelle mie trasformazioni, ho comunque sempre perseguito eleganza e classe, senza cedere agli estremismi della moda.

Come trovi l’ispirazione per le tue realizzazioni?
Viaggio e osservo la gente, i giovani, i loro atteggiamenti. Ne traggo spunti preziosi, che elaboro e che mi accompagnano nella creazione delle mie più sentite realizzazioni.

Operate sul mercato internazionale ed in quali paesi in particolare?
Un po’ in tutti i paesi. Ed anche se il mercato russo si è ultimamente un po’ affievolito, puntiamo molto sui paesi asiatici che ci stanno dando grandi soddisfazioni.

Ritenete che, a seguito della pandemia, i gusti, le esigenze, le abitudini delle clienti siano cambiati?
No, non credo. Le persone hanno bisogno di tornare alla normalità dopo questa emergenza e sono del parere che, proprio per questo, ricercheranno cose che hanno sempre considerato rassicuranti. Cose, prodotti e sensazioni che hanno già amato e che, nei nostri pensieri, hanno sempre un posto consolidato.

In merito alla vostra boutique di milano, come vi siete programmati per la riapertura?
Sono state eseguite tutte le prevenzioni possibili. Tutto è stato totalmente sanificato come disposto dalle regole in vigore, dai locali fino, e soprattutto, ai prodotti e lo staff è dotato ed equipaggiato come da disposizioni in atto. Tra l’altro questa nuova location in Via Santo Spirito rappresenta molto la mia filosofia. È sicuramente una via meno affollata di Via Montenapoleone dove eravamo prima, ma ha il vantaggio d’essere frequentata da una clientela molto selezionata, molto rilassata e che sicuramente gradisce la possibilità di entrare e trovare un posto accogliente e uno staff preparatissimo e dedicato, come avviene nella nostra Boutique.

Durante l’emergenza sanitaria, c’è stata una forte accelerazione dello shopping digitale. I negozi “tradizionali” possono convivere con questo nuovo tipo di commercio?

Certamente, con Covid o senza Covid, questo è il futuro.

Il vostro e-commerce, com’è organizzato?
Sul nostro shop online, ovviamente non puntiamo sui capi più preziosi. Cioè quelli dove è sicuramente necessario guardare, toccare, provare, riflettere. Ma operiamo invece su capi accessibili e sulle nostre iconiche Furrissima, realizzate in svariati colori e misure.

Sfilate, fiere, eventi e presentazioni si svolgeranno ancora o no? In che modo? Con quali presupposti e predisposizioni? Cosa in particolare dovrà cambiare?
Si dovrà ripensare un po’ a tutto. Certamente saranno necessari cambiamenti, e nuove iniziative
Al riguardo, mi piace segnalare che siamo stati coinvolti, con selezionati brand di eccellenza, dalla Camera Della Moda in minifilm, che saranno presentati a luglio sul sito della Camera.

Quali saranno secondo te i capi più richiesti e le proposte su cui vuoi puntare in modo particolare?
Capi che hanno un buon rapporto qualità/prezzo, capi sicuri ed intramontabili. E forse, visto il momento delicato che stiamo vivendo, anche più discreti. Direi proprio quelli che ho presentato nella mia ultima collezione. C’era comunque già nell’aria, anche prima dell’emergenza, questa esigenza.

Cosa determina il successo di un brand e di negozio?
Sicuramente la somma di tre aspetti essenziali: il prodotto, il servizio offerto, la competenza.

Qualche consiglio, suggerimento per il dopo Covid?
Sono ottimista, ce la faremo. E sono sicura che a breve torneremo alla vita normale, di lavoro e di socialità.

Simonetta Ravizza

Via Santo Spirito, 13 Milano Tel. 02.76012921

simonettaravizza.com