Fare squadra e riportare Milano ad essere un polo d’attrazione a livello globale”. Così Gigliola Maule, Presidente della neonata Camera Showroom Milano (CSM), associazione degli showroom multibrand del fashion più rappresentativi di Milano, e parte del suo Comitato Promotore – insieme a Daniele Ghiselli (AD e Direttore Esecutivo), Elisa Gaito (Segretario), Francesco Lubrano (Vice Presidente), Francesco Casile (Fondatore) e Mauro Galligari (Direttore della Comunicazione) – racconta gli obbiettivi primari del nuovo Gruppo.

E continua: “In questa situazione di estrema criticità intendiamo dare un segnale concreto, realizzando un fronte comune: la nostra risposta è stata unire gli showroom milanesi, simbolo di eccellenza e qualità, per fornire ai buyer internazionali una risposta efficace alle loro esigenze, con servizi dedicati, proposte innovative e collaborazioni ad hoc”.

Il progetto è ambizioso e vede protagonista un “parterre” davvero d’eccezione, che garantisce alta qualità, grazie al limite massimo di 50 associati e alla condivisione di un codice deontologico improntato alla collaborazione.

Camera Showroom Milano nasce infatti con grandi obiettivi, basati su quattro importanti pilastri: unione, autonomia, digitalizzazione ed internazionalizzazione.

Impegni ed obiettivi che proiettano l’Associazione verso il futuro, attraverso la capacità di dare una sola voce a tutta la categoria degli showroom e di salvaguardarne i rilevanti interessi (un fatturato di vendite wholesale pari a circa 5 miliardi di euro e presenza a Milano di circa 30 mila buyers ogni stagione).

Due importanti risultati sono già stati raggiunti: lo sconto ottenuto sulla TARI di Milano ed il riconoscimento da parte delle istituzioni dei due codici ATECO (Agenti di Commercio e Distributori moda) nell’ultimo DPCM. Segnali concreti che nei prossimi mesi vedranno CSM impegnata anche nel coordinare le date delle campagne vendita degli showroom meneghini; dialogare con Camera Moda, con tutte le organizzazioni internazionali delle fashion week e con le organizzazioni fieristiche nazionali ed internazionali; comunicare all’unisono con Camera Buyer Italiana per creare un rapporto ancora più coeso con i buyer; e coordinare le attività di Incoming, attraverso promozioni ed agevolazioni finalizzate ad incentivare la visita dei clienti esteri durante le edizioni di Milano Fashion Week.