Diego M nasce da un grande sogno.

Con una lunga storia professionale alle spalle nell’attività della sua famiglia, Diego, amante del bello, del lusso, della bellezza femminile ed animato da una forte passione per la creazione di outerwear di alta gamma, trova in Manuela il partner ideale per realizzare quel sogno e trasformarlo in realtà.

Stiamo parlando di Diego Mazzi e Manuela Bortolameolli, compagni nel lavoro e nella vita.

DIEGO M
Diego Mazzi e Manuela Bortolameolli

Il nome stesso del brand (Diego M) esprime le caratteristiche di questo fantastico connubio.

“Diego” ricorda la creatività e il talento del creatore del brand, insieme alla sua capacità nelle attività del business.

“M” richiama invece il totale coinvolgimento di Manuela nell’azienda, in virtù della sua esclusiva e totale responsabilità del settore commerciale e di quello della comunicazione.

Diego M opera in tutto il mondo con particolare attenzione e successo nei paesi emergenti dell’est europeo e del continente asiatico.

Il brand è diffuso ed apprezzato nelle città più importanti della Russia e permanentemente presente con proprio showroom a Mosca.

Una boutique mono brand è presente a Milano, in Corso Venezia.

Abbiamo chiesto a Manuela la sua visione del mondo del “Fashion” in questo particolare momento storico e le prospettive che si presenteranno da qui a poco.

Cosa rende i vostri prodotti riconoscibili? 

Quello che rende riconoscibile Diego M nel mondo è un insieme di fattori, tra i quali ci sono senz’altro la cura dei dettagli, la scelta dei tessuti e materiali più pregiati ed innovativi, i giochi dei volumi nelle realizzazioni, il sovente ricorso a zip e contrasti che danno vita a capi “multi anima”. In sostanza, emerge immediatamente la propensione di Diego M verso un’attività creativa, dove c’è davvero tanto da scoprire e molto per innamorarsene.

Come trovate l’ispirazione per le vostre realizzazioni? 

Diego ed io siamo viaggiatori curiosi, raccogliamo idee e spunti da ciò che vediamo in giro. Ci facciamo emotivamente coinvolgere da tutto quello che ci colpisce, dall’atmosfera che percepiamo e dal look di donne e uomini di ogni paese che visitiamo. Ovviamente la parte che possiamo trascorrere tra la gente è limitata. Abbiamo quindi imparato a far tesoro di ogni esperienza vissuta e di ogni tendenza percepita, per poi sviluppare la nostra personale ispirazione, che si traduce nelle nostre collezioni, grazie alla personalità, spirito e creatività di Diego.

Si sente sempre di più parlare di moda sostenibile. Qual è la vostra opinione in merito? 

Secondo me è una cosa molto positiva. Nella nostra attività, poniamo la massima attenzione alla sostenibilità e all’ecologia. Nel nuovo stabilimento, abbiamo già adottato soluzioni per limitare il consumo energetico, come pannelli fotovoltaici ed infissi anti dispersione. Stiamo inoltre iniziando ad adottare materiali sostenibili per i nostri capi invernali, come nuovi tipi di imbottitura e tessuti ricavati da filati particolari. È questa una tendenza forte e generalizzata. E noi continueremo ad operare, perché non sia solo una tendenza passeggera.

Che cosa consigliate a chi vuole intraprendere una carriera in questo mondo? 

Il mondo della moda è sicuramente attraente ed invitante. Può assicurare tante soddisfazioni a coloro che riescono a dare valore ed efficacia al proprio talento. Ma sa anche essere spietato. E per questo, non si può improvvisare. Il desiderio di imparare, la capacità di adattarsi ai veloci cambiamenti, la voglia di innovare e di comunicare sono qualità che non possono assolutamente mancare in coloro che vogliono e si accingono a cimentarsi nel settore.

La crisi che stiamo vivendo può generare opportunità? 

Certamente questa crisi ha prodotto e sta ancora producendo molti danni. Numerose boutique stanno valutando addirittura se riaprire. Ma credo che nuove opportunità potranno presentarsi. Per esempio, coloro che immaginano di aprire un proprio “shop virtuale” stanno di fatto allargando il proprio campo d’azione, perché “comprare online” da una boutique significa incrementare esponenzialmente il bacino di utenza. Un negozio “locale” potrà arrivare a diventare potenzialmente internazionale.

Operate sul mercato internazionale ed in quali paesi in particolare? 

Nel nostro rinnovato showroom di Milano accogliamo buyer di tutto il mondo. Tra i mercati più interessanti c’è per esempio la Korea che sta dando molte soddisfazioni. Abbiamo poi una rete di vendite internazionale che conta alcuni tra i più prestigiosi showroom e che ci permette di operare molto efficacemente in Europa, in UK ed in Canada. Il mercato russo poi è particolarmente importante per noi. Ed è per questo che lo gestiamo direttamente dal nostro showroom di Mosca, al 61esimo piano delle prestigiose torri di Moscow City.

Sfilate, fiere, eventi, presentazioni. Continueranno o no? E in che modo? Cosa dovrà cambiare? 

Al momento sono state organizzate presentazioni e showroom virtuali ma sono un po’ perplessa per la soluzione. Sicuramente è un modo valido per superare le difficoltà attuali. Ma credo che, quando ci sarà di nuovo la possibilità di viaggiare, i buyer torneranno di persona a vedere le collezioni. E, per quanto efficace e ben fatta possa essere la versione digitale delle presentazioni, i buyer torneranno perché l’esperienza diretta, l’opportunità di toccare un tessuto o di valutarlo da vicino ed indossarlo non potranno mai essere sostituite in maniera virtuale.

Parliamo del negozio di Milano in Corso Venezia. Come vi siete programmati per la riapertura?

Sicuramente la nostra priorità è quella di sanificare e seguire tutte le normative previste per poter mettere in sicurezza i nostri dipendenti ed i clienti. Già da prima che venisse dichiarata la pandemia, siamo stati particolarmente attenti a questo aspetto, a partire dal nostro quartier generale di Castelnuovo del Garda. Abbiamo indossato e fatto indossare mascherine ben prima che fosse obbligatorio ed abbiamo fornito ai nostri dipendenti tutti i mezzi (detergenti, disinfettanti, guanti, ecc..) perché si sentissero sicuri e protetti. La nostra graziosa boutique a Milano è pronta già ad accogliere le nostre clienti più affezionate, in questa cornice di massima sicurezza.DIEGO M

L’assembramento in negozio, dovrà essere limitato. Come vi organizzerete? 

Se c’è una cosa in cui noi italiani siamo bravi è l’arte di ingegnarsi per trovare soluzioni creative nelle situazioni di difficoltà e di adattarci ai cambiamenti.

Come per la sanificazione, seguiremo il regolamento di sicurezza imposto, aggiungendo contrassegni ed indicazioni per far mantenere le distanze. Penso che, almeno per un certo periodo e per i clienti che lo richiederanno, svolgeremo anche un servizio di personal shopper su appuntamento, in modo che possano recarsi in negozio nel momento concordato, avendo modo di vedere, provare ed acquistare i nostri capi in sicurezza e senza perdere il bello dell’esperienza shopping.

Ritenete che, a seguito della pandemia, i gusti dei clienti cambieranno? Quali saranno secondo voi i capi di abbigliamento più richiesti e le proposte consigliate e su cui intendete puntate particolarmente? 

Per un certo periodo, sono stati preferiti solo outfit comodi per passare le giornate in casa. Ora che si sta tornando lentamente alla normalità, sicuramente avremo di nuovo voglia di sentirci belle, di vestirci per uscire e di “stare bene” con noi stesse. Questo periodo ci ha portato inoltre a riflettere ed a rivalutare il valore del tempo e delle cose. Saremo quindi più attenti a ciò che compriamo e probabilmente daremo priorità alla qualità rispetto alla quantità. I gusti non cambieranno molto ma le necessità sì.

DIEGO M
Flagship Store

Corso Venezia, 8 Milano
Tel. 02.36694460

www.diegom.it